Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La chiesa medievale a pianta rettangolare, restaurata negli anni venti, presenta tre navate divise da pilastri in pietra a base quadrata. La facciata a capanna, anch'essa in pietra, si caratterizza per i tre portali e, nella parte superiore,...

Tipologia
- Edificio di culto - Chiesa
Descrizione
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La chiesa venne edificata sul sito di una chiesa cristiana altomedievale del VII-VIII secolo, strettamente connessa al municipium di Lucus Angitiae. Questo edificio di culto è attestato per la prima volta in un documento ecclesiastico dell'anno 950 come "ecclesia Sancta Maria in Luco". Ceduta nel corso del X secolo dalla contessa longobarda Doda dei Marsi ai monaci benedettini di Montecassino fu affiancata dal monastero rappresentando per l'abbazia cassinese la prepositura di riferimento per un ampio territorio e 29 chiese e monasteri in territorio marsicano, almeno fino al XIV secolo. In posizione sovrastante venne edificato nel corso dell'incastellamento medievale il centro fortificato denominato "Rocca di Luco". Il feudo luchese si estendeva in direzione nord-sud dall'imbocco dell'originario incile fucense fino alla località Padule, alle porte di Trasacco.
Probabilmente in seguito ad un disastroso terremoto la chiesa venne ricostruita nel XII secolo richiamando uno stile romanico con pianta rettangolare e interno diviso in tre navate da possenti pilastri in pietra. Alcuni inventari del XIV e XV secolo descrivono la ricchezza del monastero di Luco che nel corso dei secoli venne dotato di una muratura tale da farlo apparire come un "monastero-torre".
Negli ultimi anni del Quattrocento con l'avvento dei Colonna nella contea e nelle baronie marsicane il potere benedettino andò via via scemando. Il monastero, divenuto nel frattempo collegiata, fu abbandonato il 3 giugno 1588. Successivamente la diocesi dei Marsi innalzò a parrocchiale la chiesa di San Giovanni Battista, mentre la chiesa di Santa Maria delle Grazie divenne una chiesa sepolcrale. Il monastero fu restaurato nel corso del XVIII secolo.
Gravemente danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915 la chiesa nel 1922 fu quasi del tutto ricostruita nel rispetto dei materiali originari e del disegno romanico da Carlo Ignazio Gavini. Del monastero benedettino, invece, restano visibili alcuni ruderi.
Descrizione
La chiesa medievale a pianta rettangolare, restaurata negli anni venti, presenta tre navate divise da pilastri in pietra a base quadrata. La facciata a capanna, anch'essa in pietra, si caratterizza per i tre portali e, nella parte superiore, per tre finestre monofore. Sulla lunetta che sovrasta il portale centrale è ospitato l'affresco che raffigura la Madonna delle Grazie. Il campanile si innalza sul lato sinistro dell'edificio.
Fonte: Giuseppe Grossi, Luco dei Marsi: storia, ambiente, archeologia; Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica
Scheda chiesa:
Qualificazione: sussidiaria
Denominazione principale: Chiesa di Santa Maria delle Grazie
La chiesa è costituita da muratura portante di pietrame. L'interno risulta a pianta rettangolare con tre navate divise da pilastri quadrati in pietra. La facciata principale del tipo a capanna è divisa da una cornice orizzontale, nella parte superiore si trovano tre finestre monofore ornate da transenne, mentre in quella inferiore troviamo tre portali. Quello centrale è più ampio rispetto a quelli laterali. Sulla parte sinistra è stato inserito il campanile a base quadrata.
Pianta
L'interno, a pianta rettangolare con tre navate divise da pilastri quadrati, presenta cappelle laterali sulle navate laterali.
Coperture
Tetto a doppia falda del tipo a capanna con manto di copertura in laterizio.
Elementi decorativi
Lettorino di un pulpito duecentesco con la scena del Giudizio Finale, un bassorilievo del XIII secolo raffigurante la Madonna con Bambino ed altri frammenti medievali.
facciata
A capanna divisa in due da una cornice orizzontale con campanile quadrato inserito a sinistra: alla base sono tre portali sovrastati da altrettante finestre, mentre il culmine a due spioventi è segnato da una cornice benedettina.
Struttura
Muratura portante di pietrame e pilastri quadrati in pietra squadrata all'interno che sorreggono arcate a tutto sesto e soffitto ligneo costituito da capriate..
Scale
Esternamente è presente una scalinata in pietra formata da sette gradini; all'interno la zona presbiteriale è rialzata e raccordata da cinque gradini.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata in muratura di pietrame squadrata posizionato sulla navata laterale sinistra in allineamento con la facciata principale. La cella campanaria è munita di monofore su tutte le facce. La copertura è a due falde.
VIII ‐ IX (preesistenza intero bene)
Chiesa di fondazione laica, edificata sui margini sud del recinto murario della città marsa di Anxa, le cui testimonianze archeologiche più antiche risalgono all'VIII-IX secolo, mentre la prima citazione è dell'anno 950 circa con la sua donazione a Montecassino da parte della contessa Doda, moglie del Conte dei Marsi Berardo, tramite il monaco-sacerdote Gualtiero.
XII ‐ XII (rifacimento intero bene)
La chiesa attuale, che conserva solo memoria dell'originaria, è ascrivibile al sec. XII.
XVI ‐ XVI (ampliamento ala destra, ala sinistra)
Nel 1565 furono praticati interventi secondo il gusto dell'epoca, con l'aggiunta delle cappelle laterali, delle absidiole presbiteriali e con la costruzione della volta a botte lunettata.
XVIII ‐ XVIII (restauro intero bene)
Agli inizi del '700 l'interno, la facciata ed il campanile, intaccati da un sisma, furono alterati alterati da interventi barocchi e neoclassici ad opera dell'architetto romano Alessandro Specchi.
XX ‐ XX (restauro intero bene)
Profondamente danneggiata dal sisma del 1915, la chiesa fu restaurata dal Gavini, con l'eliminazione di elementi barocchi e il ripristino dei caratteri medievali.
Fonte: CEI - Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto, BeWәB, Beni Ecclesiastici in Web
Indirizzo
Via Santa Maria, 67056 Luco Dei Marsi
Contatti
Immagini
Ultimo aggiornamento: 24 marzo 2025